lunedì 10 dicembre 2012

London's calling

Appena rientrata da Londra. Un po' di foto scattate, poche rispetto a quelle che pensavo, e tante cose nuove viste. Mentre preparo il post su Londra, e lo corredo con varie foto, anche degli anni passati, una riflessione a proposito dei viaggi e del mondo del turismo sorge spontanea.
Come tanti italiani in visita a Londra, sabato sono stata a Notting Hill, al mercato di Portobello Road, e sono entrata nella "travel book" del film con Julia Roberts e Hug Grant, Nottig Hill per l'appunto. Sfogliando alcune guide sull'Italia, noto che la Campania viene sempre associata innanzitutto al nome della città di Napoli. Quindi si trova la sezione Naples & Campania, e guide tematiche di Naples & Amalfi Coast. Prima riflessione.
Addentrandomi nella lettura, noto che poche righe vengono dedicate alla costiera amalfitana, e al Paese di Furore nella fattispecie. Leggo oltre, e nelle varie fotografie di spiagge, ce n'è una del fiordo di Furore, la mia specialità. Leggo la didascalia e la descrizione, e la spiaggia con la sua particolarità e peculiarità di essere un villaggio fantasma, ex villaggio di pescatori, viene annoverato come "marina di Praia", del Paese di Praiano.
Mi fa sorridere tutto ciò, di come turisti improvvisati, meglio dire "per caso", si improvvisano scrittori di guide, e vogliano dare informazioni utili e aiutare i turisti che si accingono a visitare alcune zone.
Mi verrebbe la voglia di suggerirgli di lasciare il posto a chi ha davvero la conoscenza del territorio; tutto ciò però conferma quello che penso da tanto, che cioè la promozione del territorio va fatta da persone che il territorio lo vivono quotidianamente, e lo conosco per davvero!
Un altro errore simile, ben più grave, mi è saltato agli occhi leggendo la rassegna stampa del famoso Monastero di Santa Rosa, una struttura ricettiva di alta classe, raffinata e di lusso, situato a Conca de' Marini. Un antico monastero ristrutturato, che è diventato dimora di chi ha un budget da capogiro e vuole una vacanza paradisiaca, da mille e una notte. Che invidia per chi potrà soggiornare anche per solo un week-end in questa dimora da favola!
Beh, leggendo uno degli articoli, quello del Times di Gennaio 2012, la struttura viene localizzata sopra "Capo d'orso", nota località che si trova tra Maiori e Cetara, distantissima dal comune di Conca de' Marini e quindi dal monastero. E anche qui la domanda sorge spontanea: com'è possibile che un giornalista abbia scritto il trafiletto senza informarsi prima? Com'è possibile che la struttura stessa inserisca in rassegna stampa un trafiletto simile? (a parte la notorietà di essere apparsi sul Times). Molte domande frullano nella mia testa. Intanto mi dedico a Londra e vi saluto. Stay tuned!

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