domenica 8 gennaio 2012

Cuba, paradiso ritrovato.

Paradiso ritrovato, sì, perché anche se potrebbe sembrare perduta, o meglio sperduta tra mar dei Caraibi
e Oceano Atlantico, in realtà essere a Cuba ti fa sentire a casa. E non perché i luoghi, le persone, sembrino quelle del proprio luogo di origine, ma perché l’ambiente, le persone, il paesaggio, anche la natura più selvaggia, ti accoglie calorosamente, e non ti lascia più andar via.

Ho viaggiato a Cuba questo inverno, a Gennaio, per circa 10 giorni, che non sono tanti per una vacanza
di pieno relax e un tour turistico, ma possono bastare per viversi un luogo.
Sono atterrata a l’Havana, la capitale, con un volo Air France con scalo a Parigi.

La prima impressione strana l’ho avuta all’aeroporto. Avete presente l’idea che avete di tanti aeroporti
internazionali? Come New York, Parigi, Londra, Roma Fiumicino? Beh, dimenticatevene. Oppure aeroporto minori come London Stansted, Paris Beauvais, Milano Orio al serio….beh, dimenticate anche quell’idea.

L’aeroporto di l’Havana si presenta più come una sorta di stazione dei treni, o dogana autostradale.
I controlli sono abbastanza serrati all’ingresso, e se per caso vi venisse in mente di utilizzare il WC per
esigenze personali….dimenticate anche questo e tenete duro fino a che non arrivate in hotel/casa
particular!

Essendo la prima volta, e non conoscendo ancora le abitudini turistiche del posto, io ho optato per un
Hotel, l’Hotel Plaza, vicino al Parque Central, posizione centralissima, nella “ciudad veja”.
Con il senno di poi non sceglierei l’Havana vieja come alloggio, ma zone più nuove tipo il Vedado, che non distano molto, e poi ci sono sempre i taxi, molto "particular" che possono portarvi da una parte all'altra della città con pochi "CUC" (moneta utilizzata da noi turisti).
 Inoltre opterei per una casa particular anche qui. Case particular, ma cosa sono? Sono dei luoghi tipo i nostri conosciuti Bed and breakfast; in pratica i locali fittano una stanza nel proprio appartamento, spesso divisa dal resto dell’abitazione, con un bagno proprio, e una stanza da pranzo a parte, comunicante con il resto dell’abitazione. Altre volte solo il bagno è privato, mentre le colazioni, i pranzi e le cene avvengono nella stanza da pranzo comune, insieme alla famiglia ospitante. Immaginate di essere in Erasmus oppure di fare uno scambio culturale come quando eravate alle superiori! Inoltre mangiare con la famiglia vi permette di gustare il vero e proprio cibo cubano. Non fatevi mancare mai la "malanga", una sorta di patata dolce, che io ho trovato squisita.

In effetti la casa particular offre la possibilità di essere a contattto con la gente del luogo, mangiare bene,
ed è estrememamente pulita.
SUGGERIMENTO: spesso i proprietari di una casa particular, conoscono altri proprietari di case particular in altre città, quindi se vi spostate all’interno dell’isola, e vi occorre una dritta su quale alloggio scegliere e sulla disponibilità, chiedete al proprietario, vi saprà sicuramente consigliare,
e magari lo fate felice perché vi manderà a casa di qualche parente o amico, facendogli guadagnare “la
pagnotta”.

La prima sera a l’Havana è stata un po’ scioccante, l’illuminazione stradale non è una delle prerogative della città, quindi la sera la città era praticamente quasi al buio. C’è da dire che Cuba è l’isola più sicura al mondo. L’esercito è ovunque, ci sono telecamere installate in molti posti, e a causa della dittatura nessuno cerca
guai, quindi il crimine è pari a zero. Quello che vi può capitare, e che infastidisce, è l’ossessiva ricerca di denaro. L’euro è una moneta tre, quattro volte più forte del CUC, che è la moneta utilizzata dai turisti, che a sua volta è molto più forte del PESO CUBANO, moneta locale.

Quindi immaginate che tipo di affari possano proporvi i cubani! Vedendo un turista, per loro è
come vedere un conto in banca, visti anche gli stipendi che percepiscono, e il costo di alcuni negozi.
Pensate solo che alcuni prodotti, come ad esempio i pantaloncini, o i pannolini, sono venduti in CUC,
questo significa che per un cubano sarà molto difficile poterne acquistare. Quindi se qualcuno cerca
di “accompagnarvi”, “consigliarvi”…vorrà fregarvi, però il segreto è trovare un giusto mezzo tra l’essere fregati e il “far del bene” divertendovi anche con loro.



La cosa che più si nota, che affascina, che coinvolge, che crea una sensazione di nostalgia e saudade
nell’andare via, è lo spirito e il cuore d’oro dei cubani.

Un popolo così povero, che non ha mai viaggiato, un popolo costretto a vivere su un’isola, e a non poter neanche pensare di andar via, un popolo per il quale alcune zone della stessa isola sono interdette, a causa della vicinanza con gli USA e la possibilità quindi di “scappare” dal Paese, un popolo soggetto ad una tirannia, che rispettano e ammirano, sorprende e tocca il cuore per la proprio umanità.

Sì, i cubani sono delle persone d’oro, persone che si aiutano l’un l’altro, persone che possono arrivare a darti tanto, anche non avendo nulla da dare.

La prima parte di questo viaggio finisce qui, al prossimo post per il prosieguo...hasta la victoria, siempre.

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