sabato 14 novembre 2020

Mamma asiatica parte 2 - PART I


Mamma asiatica parte 2 

Perché mai questo titolo? 
Perché questo è stato il nostro secondo viaggio da famiglia, e quindi da mamma, in Oriente. 
Perché il richiamo del cibo thai era così forte da sfidare tutto e tutti per organizzare nuovamente un OTR, on the road, nella terra dei sorrisi, con una piccola divagazione alla scoperta di Singapore....

Ma facciamo un passo indietro. 

Tutto ha inizio quando decisi di acquistare una guida per la Malaysia e di iniziare a pianificare il "viaggione" in questo fantastico Paese. Non so perché ma la Malaysia è sempre stato uno di quei paesi con una forte attrazione per me! Ahimè il periodo in cui potevamo muoverci non era dei migliori per il regno malese, e quindi ho optato per ridurre drasticamente l'itinerario e cambiare leggermente i piani, anzi stravolgerli.

Quindi il primo itinerario Singapore, Kuala Lumpur, Batu caves, Tamar Negara, Borneo, Isole Perhentian, è stato poi trasformato in Singapore, Isole della Tailandia, Bangkok. La scelta è stata dettata dalla questione tempo metereologico in primis, viaggiando a Gennaio la Malesia non è consigliata a causa dei monsoni, soprattutto la parte di mare; e poi perché venendo già da un viaggio con alcune tappe nel Regno Unito, e viaggiando con due bimbi di 5 e 3 anni, abbiamo evitato troppi spostamenti e quindi optato per un "on the road" più calmo, per modo di dire!

Nonostante ciò una volta arrivati a Singapore abbiamo in ogni caso utilizzato 3 aerei, 1 speedboat, 2 traghetti, innumerevoli longtail, vari tuk tuk, cabinovie, pulmini, metro, taxi, per spostarci, e macinato km km km a piedi. 
Tutto naturalmente dopo aver fatto una "traversata" aerea da Londra a Istanbul, a Singapore.

PART I - Singapore
E' Malaysia? E' reale? Non so ancora decidermi. Singapore mi ha letteralmente stonato. Ero ben abituata al caldo asiatico, avendo già fatto un viaggio in Thailandia due anni prima, e avendo "assaporato" l'afa di Bangkok, avendo vissuto per un periodo a Shanghai e viaggiato ad Hong Kong, ma forse il caldo umido di Singapore fino ad ora è stato quello vincente. Un misto di afa- gas di scarico - sensazione di essere in un phon gigante o forse dietro il motore di un grandissimo condizionatore. Si spiega perché hanno orti botanici ovunque e piante e giardini rigogliosi di foresta pluviale, persino nell'immenso zoo, una delle attrazioni della città.
Lavorando per una grande agenzia pubblicitaria la mia vita mi ha portato negli ultimi periodi a vivere un po' in Asia, e conoscere tante persone che vivevano, o in trasferta momentanea, in questo o quel paese asiatico. Primo fra tutti Singapore. I miei ex colleghi hanno sempre definito Singapore come una città pulita, ordinata; ricordo ancora storie e leggende riguardo i fumatori, che in pratica sembravano essere degli esseri mitologici a Singapore per la difficoltà di buttare i mozziconi di sigarette e le multe che facevano ai trasgressori...viaggiando con un fumatore accanito questa è stata la prima cosa cui abbiamo fatto caso. Ma che dire, a parte l'aeroporto in cui in effetti si dovevano fare km per poter trovare un'area fumatori, poi il resto della città non mi ha fatto proprio un'impressione di estrema pulizia. 
Soggiornavamo in un alberghetto molto carino vicino Chinatown, nella zona dei quay, accanto al conosciuto Clark quay. Bellissima zona, ma ad ogni angolo la spazzatura si notava, come il disordine e veniva fuori tutta la natura asiatica della città. Vero è che guardando al di là del fiume si intravedeva Marina Bay, con il suo mega hotel a forma di navicella spaziale, con il suo concerto di luci e laser e i suoi Super tree.
Certo vista da lì si percepiva la natura futurista e "spaziale" della città.

Nei "quay" è un po' come camminare per le vie di una qualsiasi cittadina asiatica, per non parlare poi di Chinatown, una serie di vicoletti pedonali disseminati di ristoranti cinesi, negozietti e souvenir shops  gestiti principalmente da cinesi. E' vero anche che noi siamo capitati lì proprio a cavallo del capodanno cinese, quindi la dominanza di cittadini del sol levante si notava parecchio, tanto che in alcune stradine ci è stato impossibile passare, per non rischiare di essere travolti....e soprattutto speriamo sempre che in quel periodo tutte le persone lì presenti erano in buona salute, poiché nonostante il Governo cinese già sapesse del Corona virus noi lo ignoravamo e così tutta la comunità internazionale!

                                            ...to be continued


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