giovedì 19 novembre 2020

Mamma asiatica parte 2 - PART II

 




Lo zoo di Singapore merita un capitolo a parte. 

Prima però vorrei fare una precisazione in quanto da quando mi sono evoluta al livello "mamma" e livello "pseudo adulta" ho un atteggiamento molto critico nei confronti degli zoo in generale. 

Da coppia e famiglia abbiamo frequentato varie volte lo zoo di Londra, l'acquario di Londra, che devo dire ci ha sempre offerto grandi avventure e sensazioni, e fatto imparare tanto, specialmente con i nostri kids al seguito, estasiati da pesci enormi che "volavano" in vasche sempre più enormi e da animali "spiegati e studiati". 

Abbiamo visitato anche lo Zoosafari di Fasano in Puglia, che è sempre stato legato a fantastici ricordi da bambina, e che ha lasciato una profonda tristezza in noi adulti e semi- coscienti del mondo e del suo funzionamento. La scena di animali semi-vivi con nessuna voglia e interesse verso quello che accade è quanto di più triste possa esistere, e se solo fosse stato in mio potere il liberarli tutti lo avrei fatto senza esitazione. 

Da tutto ciò se ne deduce che chi più, chi meno, gli zoo sono una prigione a cielo aperto, le gabbie se pur grandi e espanse, restano soltanto gabbie, ma mentre dietro a zoo come quelli di Londra o Singapore c'è una sorta di studio scientifico, che si vede, è tangibile, ci sono ahimè decine, centinaia, migliaia di zoo dove invece gli animali sono soltanto esposti per denaro e per puro divertimento (lo zoo safari di Fasano è uno di quelli). La mia non è una propaganda politica, ma una mera constatazione.

In ogni caso oramai da esseri pensanti e con figli, tentiamo di trasmettere ai nostri bambini il rispetto per gli animali e lo stupore e meraviglia di vederli nel loro habitat, per questo oramai agli zoo prediligiamo le visita dirette in montagna, nel parchi (in Italia ne abbiamo di bellissimi), nonostante spesso più di tracce di cacca di quel o l'altro animale non vediamo... ma per i bimbi sembra non fare tanta differenza, l'importante è immaginare che ci possa essere stato quell'animale, e quella traccia è la prova reale del suo passaggio spontaneo, libero e naturale, non costretto da una gabbia o una "ranger" che vuole mostrartelo o farti dare il biscottino proprio in quel momento.

In ogni caso lo zoo di Singapore si presenta come un qualcosa a metà tra un parco giochi, una orto botanico e un safari vero e proprio. Ci sono alcuni animali, tipo gli orango che tramite dei sistemi di liane passano letteralmente sopra le teste dei visitatori gironzolando per lo zoo. Mentre altri animali sembrano realmente cercare il contatto con gli umani, abituati oramai alla loro presenza. 

C'è un padiglione di animali da fattoria in cui è possibile fare una sorta di pet theraphy, cosa presente anche nello stesso zoo di Londra, e quindi eccoci dentro un'area, io e i bimbi, con coniglietti da accarezzare......e roditori (topi!!!! toponi!!!!!) che fanno unoa specie di percorso ginnico dietro di noi. I bambini naturalmente felicissimi, io alla vista del grande roditore che faceva le acrobazie, un po' meno..... 

Alcuni animali hanno a disposizione una sorta di intero fiume/palude, anche perché vicino allo stesso zoo è possibile acquistare il biglietto per il "River safari", una sorta di visita dello stesso zoo a bordo di imbarcazioni, possibile effettuarlo anche il pomeriggio inoltrato, per visionare alcuni animali più notturni...

Alcuni padiglioni sono "esperienziali", come quello delle farfalle giganti; si entra in una sorta di serra gigante dove vivono particolari specie di piante carnivore e orchidee, e le farfallone, e da lì si accede ad un'altra serra dove sono presenti (argghhhhh!!!) le flying fox, ovvero le volpi volanti, pipistrelli enormi, che per fortuna sono situati in alto a dormire il giorno (quando li abbiamo visitati noi.....per sommo dispiacere dei bimbi, ma enorme contentezza mia!)

La parte poi che ha conquistato i bimbi, e noi per averci dato la possibilità di riposare, è il parco acquatico presente nello zoo. Un'area piuttosto grande in cui vi sono installati dei giochi d'acqua, in cui i bambini possono sguazzare liberamente. CI sono appositi armadietti per deporre vestiti e scarpette, e gli spogliatoi per indossare i costumi o per fare la doccia dopo. Insomma, l'ideale per rinfrescarsi dopo il caldo/umido della città, che ti si attacca addosso in maniera prepotente.

In ogni caso una visita l'abbiamo fatta dopo aver letto recensioni di un luogo che fosse una sorta di parco, ma non ci torneremo più, anzi, spero che quando ritorneremo a viaggiare molti di questi posti siano ormai chiusi, e gli animali lasciati in libertà, o recuperati, ma soprattutto che non vi siano nuovi animali in cattività, esposti per il solo gusto di guardarli in una gabbia, se pur grande. Da quando è iniziata la pandemia infatti, molti dei miei pensieri vanno a questi poveri animali, e alle condizioni in cui verseranno. 

                                to be continued.....


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